Xjet: premio Nobel allo sviluppo di nuovi materiali per additive manufacturing

Xjet affida lo sviluppo di nuovi materiali ed applicazioni della sua tecnologia NanoParticle™ Jetting (NPJ) al Premio Nobel per la chimica 2011.
Ad inizio novembre, il professor Dan Schechtman è stato nominato a capo del Comitato Consultivo Scientifico di Xjet.
Con questa nomina, l’azienda si è voluta assicurare il contributo di uno dei massimi esperti della scienza dei materiali e della natura della materia, in grado anche di stravolgere paradigmi scientifici consolidati.
In questo articolo parleremo di
La rivoluzione scientifica dei “quasicristalli”
Il chimico israeliano Dan Schechtman nel 1982 è stato il primo ad osservare in laboratorio i quasicristalli, ovvero solidi nei quali gli atomi sono disposti in una sequenza quasiperiodica invece che periodica. La scoperta era in netto contrasto con le conoscenze della cristallografia, considerata ormai una scienza matura.
Pertanto i risultati sono stati accolti con molto scetticismo e diffidenza. Solo negli anni successivi si è acceso un infuocato dibattito nella comunità scientifica, che ha portato al giusto riconoscimento con l’assegnazione nel 2011 del Premio Nobel.
Oggi i quasicristalli sono utilizzati nella formazione di acciaio resistente, padelle antiaderenti e molte altre applicazioni.
Nel 2018 è stato trovato in Kamchatka, lembo orientale della tundra siberiana, il primo quasicristallo in natura, di origine aliena giunto sulla terra da un meteorite vecchio 4 miliardi di anni.
Scoprendo un terzo modo nel quale gli atomi si possono aggregare nello stato solido, il professor Schechtman ha realizzato una vera e propria rivoluzione scientifica, ed ora accoglie una nuova sfida nel campo dell’innovazione, quella posta dalla tecnologia additiva nella ricerca di nuovi materiali.
“Sono stato a lungo affascinato dalla produzione additiva e dal modo in cui consente l’innovazione e capovolge molti concetti. Sento che esiste per questa tecnologia ancora un enorme potenziale di sviluppo non sfruttato, attraverso lo studio dei materiali. La tecnologia NPJ di XJet mi ha afferrato il cuore, la mente e l’immaginazione ed è particolarmente affascinante per me. Lavorare il composto sotto forma di minuscole goccioline, consente all’innovazione di superare il livello di un singolo materiale e di coinvolgere nuove miscele e strutture complesse “.
La collaborazione fra Xjet ed il Premio Nobel
Xjet ha affidato al professor Schechtman il compito di indicare la roadmap nello sviluppo di nuovi materiali ed innovative applicazioni da presentare sul mercato AM.
“La mia visione per la tecnologia NanoParticle Jetting è quella di risolvere sfide di produzione impossibili”, spiega Hanan Gothait, CEO di XJet, “esaminiamo i metodi di produzione esistenti e offriamo soluzioni di produzione additiva che offrono efficienza in termini di tempo e costi. Ma facciamo molto di più di questo. Stiamo permettendo l’innovazione e la creazione di cose che finora non sono state possibili. Questo è affascinante ed è esattamente il motivo per cui la nomina del professor Shechtman al team XJet è così importante. La sua conoscenza dei materiali e dell’innovazione non ha rivali, quindi la sua prospettiva unica non ha prezzo per l’azienda ”.
“L’Università del Delaware e la Marvel Medtech avevano entrambi sviluppato dispositivi che sapevano in grado di fornire progressi pionieristici nei rispettivi campi di antenne 5G e trattamento del cancro al seno”, aggiunge Gothait. “Ma non sono riusciti a trovare metodi di produzione in grado di fornire le funzioni di cui avevano bisogno, siano i canali interni lisci e precisi, o le giuste proprietà dei materiali per dirigere le onde. XJet NanoParticle Jetting ha fornito un nuovo ed unico metodo di produzione che consente di trasformare i loro progetti in realtà”.
“Con la competenza e la comprensione del professor Shechtman della scienza e della chimica e grazie al suo approccio all’innovazione, posso solo iniziare a sognare cos’altro possiamo raggiungere” conclude Gothait.
Vi invitiamo a leggere i precedenti articoli in cui abbiamo parlato dell’azienda israeliana Xjet, della tecnologia NanoParticle™ Jetting (NPJ) e della sua applicazione nello sviluppo di antenne 5G.